sabato 28 marzo 2009

Hitch - Lui sì che capisce le donne

Chi è “Dottor Rimorchio”? A New York tutti ne parlano, c’è persino chi, relegandolo a urban myth (“mito metropolitano”), non crede nella sua esistenza. In realtà il suddetto esiste ed è Alex Hitchens, meglio noto come “Hitch” (un sornione Will Smith), il quale aiuta gli uomini innamorati ma imbranati a conquistare la loro ‘distratta’ amata. L’amore vero è il suo pane quotidiano: non tollera chi si fa vivo per “una botta e via”… Ma la sua remunerativa attività rischia grosso nel momento in cui egli stesso si innamora per la seconda volta (la prima, nel 1988, gli fece capire quanto una delusione possa essere “altamente istruttiva”) di una giornalista mondana (Eva Mendes), la quale tiene d’occhio un suo goffo cliente (Kevin James, memorabile), commercialista innamorato alla follia della famosa ereditiera Allegra Cole (Amber Valletta, top model prestata al cinema).
Briosa – i primi 25 minuti, poi, sono formidabili – commedia sentimentale girata a New York in svariate e rigorosamente autentiche location (spiccano gli Sky Studios ed il museo di Ellis Island), impregnata di garbo (ma con qualche concessione alla farsa slapstick) e di affetto per i personaggi. La sceneggiatura dell’esordiente Kevin Bisch – che si è rifatto alle proprie disavventure sentimentali – è assai abile nel mescolare le carte, lasciando che i personaggi si incontrino e scontrino senza che si abbia quella fastidiosa sensazione di pretestuosità che imperversa in fin troppe commedie recenti. Co-prodotta dallo stesso Will Smith con la sua Overbrook, la divertente pellicola fa riflettere sulla natura dei rapporti uomo-donna e sull’apparente superficialità di molti dettagli, veri responsabili del successo che si può eventualmente riscuotere in ambito sentimentale. Più di una battuta è degna di nota, specialmente quella detta da Hitch nel finale, esemplare e veritiera. La confezione del film è indubbiamente elegante, grazie alla delicata fotografia di Andrew Dunn e alle musiche di George Fenton. Finalmente una commedia romantica che, a dispetto del tema, si può vedere con la famiglia al completo, senza che ci si imbatta in gratuite ed imbarazzanti volgarità. Non a caso è stata ben ripagata al botteghino, sia qui che in madrepatria, con incassi a dir poco lusinghieri. Al momento, il miglior film di Andy Tennant (Anna And The King).

CRITICA: ***

VISIONE CONSIGLIATA: T