Ian (Ewan McGregor) e Terry
(Colin Farrell) sono due fratelli accomunati dalla voglia di riscatto sociale:
il primo – innamorato di un’attricetta libertina (l’esordiente Hayley Atwell) –
aiuta il padre nel ristorante di famiglia; il secondo è un meccanico – alle
soglie del matrimonio – finito nel tunnel dell’alcol e delle scommesse.
Entrambi vorrebbero dare stabilità alla propria precaria situazione economica:
un potenziale aiuto giunge tempestivamente dallo zio d’America, Howard (un
sempre grande Tom Wilkinson), che in cambio di un lauto ricompenso chiede che
venga “eliminato” un suo ex-collega linguacciuto. Tragico epilogo.
La terza pala del trittico
londinese alleniano è una specie di cupo ‘fratello minore’ di Match Point, col quale condivide alcune
tematiche (denaro o dignità personale; il rimorso; la Giustizia; l’esistenza di
Dio), senza che però esse vengano sviluppate con la stessa profondità. Anche il
plot è decisamente più semplice, e
lascia talvolta l’impressione di tirar troppo per le lunghe alcune prevedibili
situazioni. Fortunatamente il quadro è impreziosito dalle musiche di Philip
Glass e dalla splendida fotografia del maestro ungherese Vilmos Zsigmond (Incontri ravvicinati del terzo tipo).
CRITICA: ***
Copia sbiadita, consapevolmente sbiadita, di Match Point...abbiamo avuto la stessa impressione: in definitiva tira troppo per le lunghe situazioni scontate.Banale.
RispondiEliminaEric D.
E' pur sempre un buon titolo, ma ultimamente Allen dà troppo spesso l'impressione di ripetersi.
RispondiEliminaNonostante tutto resto un suo fan... dopotutto i suoi film meno riusciti sono sempre almeno di un gradino al di sopra della produzione mainstream americana...
Aspettiamo i suoi prossimi lavori ;)
Bye, a presto!
Sincero. Non mi è piaciuto affatto, davvero una bella delusione da parte di Allen. Che fa coppia con "Vicky Cristina Barcelona" che allo stesso modo non mi ha detto nulla.
RispondiEliminaIn effetti quel che tu dici è ciò che molti pensano sull'ultimo Allen.
RispondiEliminaComunque, vediamo un po' come saranno i suoi prossimi lavori... ;)
C U soon! Bye!
Io sono in disaccordo. Se non quanto Match point, ma quasi, questo film secondo me è bellissimo. Non solo, come giustimente dici nel post, accompagnato da musiche e fotografia a dir poco straordinarie e magnifiche, ma proprio perchè molto interessante nelle sue tematiche, ben intepretate anche da un cast di alto livello, ma anche perchè riesce a coinvolgere lo spettatore nella spirale di ossessioni e sensi di colpa dei due protagonisti. Il finale poi secondo me è monumentale.
RispondiEliminaAle, come vedi i pareri tra cinefili circa questo film sono discordanti.
RispondiEliminaMolti ritengono SOGNI E DELITTI un film vedibile e nulla più (anche il Mereghetti, a dire il vero).
Per me è un buon film (gli ho comunque dato 3 stelle su 4), ma non va dimenticato che Allen sforna 3 film ogni 2 anni e ciò inevitabilmente influisce sulla qualità delle sue opere: i suoi migliori film sono spesso seguiti o preceduti da lavori di livello inferiore (ma non per questo 'cattivi', ovviamente).
Questo è quel che sta avvenendo negli ultimi anni. Basta scorrere la sua filmografia per notarlo...
Bye ^^
In my opinion:
RispondiEliminaSogni&Delitti:Match point=Il PadrinoIII:Il Padrino
Lo stesso vale per Vicky Cristina Barcelona.
Ciao
Eric D.
allen va sempre visto, ma questo è sicuramente un suo film minore; non paragonabile allo splendido match point, ne riprende alcuni temi replicandoli senza apportare grandi novità. ottimi comunque gli interpreti (stranamente anche colin farrel sembra saper recitare).
RispondiEliminaX Eric D.: In effetti IL PADRINO III non è male, ma i precedenti due capitoli sono nettamente superiori ;)
RispondiEliminaX Monsieur Verdoux: Sì. Allen lo seguo sempre perchè è uno dei registi ai quali sono più affezionato. E -a prescindere da questo- merita di essere seguito.
Quanto a Farrell, spesso appare stropicciato, sciatto... bisogna fargli interpretare i ruoli giusti al momento giusto! ;)
Grazie per la visita, a presto! ^^