giovedì 18 gennaio 2024

Giochi nell'acqua

Inghilterra rurale, tra Suffolk e Norfolk. La casalinga 61enne Cissie (Joan Plowright) vede tornare di notte il bolso marito con la giovane e procace amante, entrambi ubriachi fradici. Insofferente da tempo, coglie l'occasione per eliminarlo. Tanto c'è Madgett (Bernard Hill), medico legale del paese e amico di famiglia a coprire le tracce, tenuto buono da accattivanti promesse. Ma non sarà il primo decesso con cui dovrà confrontarsi.
Peter Greenaway (Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante) dirige una bizzarra commedia nera, in cui ogni inquadratura è uno splendido tableau vivant grazie alla fotografia del rinomato francese Sacha Vierny, esaltata dalle musiche di Nyman e Mozart. La narrazione è una continua carrellata di scenari verdeggianti o marini con dettagli che sembrano uscire da nature morte. Il ritmo è però un po' troppo disteso e a popolare la sceneggiatura - firmata dallo stesso regista - sono uomini stupidi, insipidi e infantili, mentre le donne sono perfide, annoiate e incontentabili. L'egoismo è il minimo comun denominatore del mondo adulto: non si salva nessuno. I ragazzini sono invece (di conseguenza?) strambi e si rifugiano in un mondo parallelo fatto di giochi astrusi, dominato dai numeri: le uniche inossidabili certezze, insieme alla morte.
A dispetto delle nudità esibite dalle donne di casa Colpitts, il film non è sexy e l'ironia che permea la trama è troppo cerebrale per far davvero breccia nello spettatore. L'orecchio e (soprattutto) l'occhio ne escono appagati, ma alla fine ci si diverte poco. Vietato ai minori di 14 anni.
PS il titolo originale Drowning by numbers ("Annegare con i numeri") è un gioco di parole che parafrasa l'espressione inglese "drawing by numbers", cioè colorare seguendo i numeri in cui sono suddivise le illustrazioni sugli album.

CRITICA: **

VISIONE CONSIGLIATA: A

Nessun commento:

Posta un commento