venerdì 21 novembre 2014

Bifest 2015: Bari sarà la “Metropolis” del cinema

Più puntuale della primavera meteorologica, tra marzo e aprile a Bari torna il Bif&st, il grande evento dedicato al cinema del presente e del passato. Nato quasi come un esperimento, nel giro di pochi anni ha assunto un’importanza tutt’altro che trascurabile nel panorama italiano. A caratterizzarlo è la sua doppiezza, il suo dividersi tra una retrospettiva rivolta a un grande che non c’è più e uno sguardo sull’attuale produzione nazionale e internazionale. Favorito da biglietti a basso costo – talvolta gratuiti – e accattivanti “lezioni di cinema”.



L’anno prossimo i riflettori saranno puntati su Fritz Lang, l’indimenticato maestro dell’espressionismo tedesco. M – Il mostro di Dusseldorf e Metropolis sono due suoi capolavori che tutti conoscono anche solo per sentito dire. Quest’ultima è la sua visionaria pellicola che di più ha influenzato i cineasti che gli sono succeduti.



Ambientata in una città futuristica, teorizzava la nascita di un patto sociale tra classe operaia e classe dirigente grazie alla mediazione di una donna androide. A spiccare di Metropolis era la sproporzione tra forma e contenuto, tra una magnificenza visiva rimasta ineguagliata per decenni e l’innegabile ingenuità della sceneggiatura. La trafficatissima megalopoli ispirata alla Babilonia che fu è stata ripresa da tantissimi film, da Blade Runner di Ridley Scott in primis, il “Metropolis” degli anni Ottanta, caposaldo della fantascienza.



Del film di Lang ci si aspetta nel capoluogo pugliese un’accorsata proiezione pubblica, dopo che è stato finalmente ricostruito integralmente – oltre che restaurato – grazie all’integrazione di scene mancanti ritrovate su malconce pellicole in Argentina qualche anno fa. Un tesoro restituito all’umanità.



A conti fatti, la scelta di portare Lang a Bari è – tutto sommato – insolita. Perché costituisce un voler alzare le aspettative e – si spera – anche la qualità dell’offerta. Cosa che comunque sta già avvenendo. Non a caso nella scorsa edizione sul red carpet si sono avvicendati Sergio Castellitto, Francesca Comencini, Ugo Gregoretti, Michael Radford e Marco Bellocchio – tanto per elencarne alcuni. L’anno prima, tra gli altri grandi, era giunto Dante Ferretti, mentre nel 2012 persino Max Von Sidow e Abbas Kiarostami. Mentre le ultime retrospettive sono state dedicate a Carmelo Bene e a Gian Maria Volonté. Nel 2015, per la prima volta, lo sguardo sarà orientato al di là dei confini nazionali.



Una trovata apparentemente scontata, un’evoluzione naturale del programma, eppure non così tanto. Nel Belpaese i film tricolore – commedie spesso di bassa qualità – hanno un pubblico affezionato, per cui puntare su Lang è tuttora una scommessa. Alla quale almeno i cinefili parteciperanno volentieri. E in tutto il Sud Italia non son pochi.

Nessun commento:

Posta un commento