domenica 17 febbraio 2008

American Gangster

La vera incredibile storia di Frank Lucas (Denzel Washington, cattivo efficace), che da autista del vecchio boss di quartiere diviene il signore della droga nella New York ai tempi del Vietnam. Sulle sue tracce c’è Eric Roberts (Russel Crowe, giustamente sotto le righe), poliziotto modello ma pessimo padre di famiglia, donnaiolo e disordinato. Lucas espande il proprio potere smerciando cocaina purissima (la “Blue Magic”) proveniente dal sud-est asiatico a prezzi bassissimi; Roberts è costretto dalla polizia a proseguire le indagini con una squadra tanto scalcagnata quanto efficace. I due si (intra)vedranno al Madison Square Garden ai tempi della mitica sfida pugilistica Alì-Frazier…
Il maestro della regia Ridley Scott (Il genio della truffa; Il gladiatore) torna con un film a lui tematicamente congeniale: come in tutti i suoi lavori, a contare è l’itinerario compiuto dal protagonista, persona che in nome dei suoi valori è pronta a scontarsi col mondo circostante. In questo caso Scott narra “i due lati del sogno americano” – citando la tag line della locandina originale – sceneggiato da Steven Zaillan (Schindler’s List) e servendosi del montaggio eccezionale di Pietro Scalia (Oscar per Black Hawk Down), che concede pari spazio alle due linee della storia facendole poi convergere mediante sequenze sempre più brevi e simmetriche. L’affresco è di grande impatto estetico grazie alla livida fotografia di Harris Savides (Zodiac), ai brani d’epoca e alle musiche di Marc Streitenfeld (Un’ottima annata). Spiccano come figure di contorno i due boss interpretati da Cuba Gooding Jr. ed Armand Assante, ed il poliziotto corrotto Trupo (Josh Brolin).
Il finale è memore di Quei bravi ragazzi di Scorsese, film scritto da Nicholas Pileggi, stavolta solo produttore esecutivo. Giustamente vietato ai minori di 14 anni, nonostante la violenza esploda solo in brevissime sequenze, tra cui quella che precede i titoli di testa.

CRITICA: «««

VISIONE CONSIGLIATA: A

11 commenti:

  1. Mi fa piacere, suppongo quindi che tu condivida il mio parere nella mia recensione ;)


    Ciao!

    RispondiElimina
  2. sono assolutamente d'accordo.....

    RispondiElimina
  3. Non l'ho visto, ma l'impressione che ho avuto, leggendo le recensioni è stata che questo film potesse piacere di più se preso singolarmente, di meno se contestualizzato nel genere gangster movie.

    RispondiElimina
  4. Consigli sempre dei bei film: appena ne avrò l'occasione, correrò a vederlo!

    RispondiElimina
  5. avevo visto i provini di questo film, ma non mi convince moltissimo.

    Mi pare una cosa già vista, la lotta per la supremazia ecc...

    RispondiElimina
  6. X Lilith: Sì, è meglio guardarlo tenedo sempre ben presente che si tratta di fatti realmente accaduti... e non considerarlo come un semplice epigono del genere ;)


    X HappySummer: Grazie! Il blog si chiama appunto BuonCinema, no? :)


    X Novadiana: L'effetto déjà vu è inevitabile, dopo tanti film del genere, ma nel complesso l'opera in di per sé è valida ;)


    Grazie a tutti, e scusate per il ritardo...


    A presto ;)

    RispondiElimina
  7. Il montaggio l'ho trovato davvero straordinario e anche la regia che trova il suo punto di spicco nell'incontro tra i due e anche nella scena dell'assalto. A me è piaciuto molto.

    RispondiElimina
  8. Scott è una garanzia ;)


    E' sempre tra i miei registi preferiti!


    Ciao!

    RispondiElimina
  9. Grazie a una fotografia cupa e vischiosa, livida e bluastra, a una accattivante e funzionale colonna sonora, a una precisa e puntigliosa ricostruzione del look dell'epoca, a un ottimo utilizzo dei comprimari... "American gangster" risulta un poderoso affresco che evidenzia il lato "colto" del regista ma le due ore e quaranta minuti non sempre brillano per originalità. La prima parte (che illustra il carattere e la personalità dei due protagonisti) è eccessivamente lunga, ripetitiva e con varie scene superflue (l'impressione è che serva unicamente a "far recitare" il più possibile i due divi), rasenta il già visto e dà a volte l'impressione di girare a vuoto. Migliore l'ultima ora, avvincente e coinvolgente, in cui tensione e suspense dominano magistralmente.

    Denzel Washington offre una performance eccezionale, forse la migliore della sua carriera.

    Per quanto riguarda Russell Crowe, allo spettatore decidere se la sua recitazione sottotono sia necessaria al personaggio o dovuta alla scarsa convinzione dell'interprete.

    RispondiElimina
  10. Senza dubbio in più di una occasione il film dà l'impressione di 'girare a vuoto': forse qualche altro taglio mirato si poteva fare. Ma non va nemmeno dimenticato che questa versione è più breve di quella "unrated", di ben 176 minuti!


    Comunque, AMERICAN GANGSTER resta sempre un bel film.


    :)

    RispondiElimina