La lunga notte delle elezioni
presidenziali americane del 1968, vista dall’albergo Ambassador, sede dei
democratici, e dalla varia umanità lì di passaggio. E’ la cronaca di un sogno
infranto, quello di chi sperava che Bob F. Kennedy salisse al potere battendo
il senatore McCarthy, ponendo fine alla carneficina del Vietnam, che mieteva le
sue vittime fra la gioventù americana. Ma il tutto è pronto ad essere letto
come parafrasi della nostra contemporaneità.
La narrazione prosegue passando
da una microstoria ad un’altra: ognuna è più o meno legata alla speranza di un
cambiamento in positivo della società dell’epoca; la colonna sonora Mark Isham
funge da collante. Notevole l’ultima parte del film, con la sequenza
dell’attentato e con il discorso del compianto Bobby che sottolinea il contrasto tra la brutalità del presente e
la luminosità di un futuro smarrito per quei colpi di pistola esplosi su di lui
e sulla folla. Il cast,
straordinario, comprende Harry Belafonte, Laurence Fishburne, Heather Graham, Anthony
Hopkins, Helen Hunt, Shia LaBeouf, Lindsay Lohan, Demi Moore, Martin Sheen, Christian
Slater, Elijah Wood, William H. Macy. Spiccano perticolarmente le
interpretazioni di una mesta e insolita Sharon Stone parrucchiera e quella di
Freddy Rodriguez nei panni di un cameriere appassionato di baseball.
Il regista, Emilio Estevez
(figlio di Martin Sheen – vero nome Ramon Estevez) dirige con competenza e
invisibilità; appare in una delle prime scene con un cagnolino in braccio e lo
si vede sporadicamente lungo la pellicola. Ottima la fotografia “naturalistica”
di Michael Barret, che evita i consueti colori pop anni ’60: la storia narrata
proprio non li richiede.
CRITICA: **1/2
ecco questo è un film che mi sono perso... ero curioso. peccato
RispondiEliminacmq bellissimo il template.vedo che c'è anke Neo ; )
Sì, Bobby consiglio di vederlo: di questi tempi è perfetto, purtroppo!
RispondiEliminaCirca l'header, è una composizione di foto che ho curato personalmente: ci sono film ai quali sono molto affezionato, magari non tutti "pietre miliari", ma sono un cine-romantico...
Neo non poteva mancare: Matrix è un film fondamentale a cavallo tra XX e XXI secolo, con influenze che esulano dall'ambito prettamente cinematografico. Non potevo non inserirlo!
Bye bye!
Anche io mi congratulo per il tuo template, sempre curato e continuamente aggiornatato. Bella questa composizione di foto tratte dai film.
RispondiEliminaPoi mi spieghi come hai fatto.
Buon fine settimana.
E' un film struggente. Perché si esce con la sensazione che l'Ameria insieme a Bobby, abbia perso la sua ultima chance, l'occasione di diventare migliore.
RispondiEliminaE' come se sotto gli spari fosse caduta la voglia, la speranza, la fiducia in una politica giusta e umana.
X HappySummer: dici bene, è come se l'America avesse nuovamente perso l'innocenza insieme a Bobby...
RispondiEliminaSembra che in alcuni casi, nella propria storia, l'America davvero abbia avuto varie occasioni per migliorarsi, ma non sia riuscita a sfruttarle.
Un vero peccato. Speriamo bene per il futuro.
Ciao.
è da un po' che sono indeciso se acquistare il dvd o meno, ma credo che infine lo farò!
RispondiEliminagrandissimo film
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