Michele Apicella (Nanni Moretti) è un esponente del PCI che ha perso la memoria in seguito ad un incidente stradale. Essendo egli anche un giocatore di pallanuoto, va a giocare con la sua squadra (allenata da Silvio Orlando) una partita in trasferta ad Acireale, ma nessuno si accorge di quel che gli è accaduto. Giocherà poco e male, e a momenti riaffioreranno i suoi ricordi antichi e recenti: da quando iniziò a nuotare fino alle sue apparizioni in Tribuna politica.
Un non-film onirico e di taglio autobiografico che Moretti – sia regista che attore – confeziona abilmente, riempiendolo di riferimenti al proprio passato e a quello del Partito, non risparmiando critiche alle convenzioni linguistiche e sociali. Il risultato è discutibile, ma la capacità di spiazzare (e talvolta di emozionare) lo spettatore sono indubbi.
La palombella è un tiro lento e preciso difficile da parare. Da ricordare alcuni camei di membri dell’intellighenzia e del mondo del cinema ed una acerba Asia Argento nel ruolo della figlia del protagonista.
CRITICA: **1/2
VISIONE CONSIGLIATA: T
Molto carino questo blog!
RispondiEliminaBella idea!
Grazie mille!
RispondiEliminaBuona cine-consultazione, allora ;)
Bye!
Un film interessante che non vedo da molti anni. Mi ricordo che all'epoca mi piacque abbastanza.
RispondiEliminaE' un lavoro che senza dubbio lascia riflettere...
RispondiEliminaE già questa è una buona cosa ;)
A presto!
Film morettiano fino al midollo, sarcastico e certamente un po' (un po' tanto) autoreferenziale
RispondiEliminaE comunque, come dici tu, fa riflettere...ed è già tantissimo. A presto ;-)
Forse è uno di quei film-tappa che servono più al regista per "mettere in ordine" le sue idee che non per essere "dato in pasto" allo spettatore...
RispondiEliminaComunque, per chi "sa prenderlo" guardarlo non fa male ;)
Bye!
Mi manca e non ne sento la mancanza!
RispondiEliminaProprio non è grave ;)
RispondiEliminaCiao! :)
Che ne pensi del "Caimano"?
RispondiEliminaAl CAIMANO dò lo stesso voto: non è un film del tutto riuscito, non sa dove "andare a parare"...
RispondiEliminaComunque è interessante e alcuni punti sono degni di nota.
Bye!
grandissino film!
RispondiEliminala scena della giornalista con lo schiaffo dopo "le parole sono importanti" è memorabile!
un film, un mito. ciao irene
RispondiEliminaCiao Irene.
RispondiEliminaGrazie per essere passata!
Almeno così, un po' alla volta, ne sapremo di più sui tuoi gusti cinematografici ;)
A presto!
X ClaudioCasaz: sì, quella scena è davvero memorabile, morettiana al 300%!
RispondiEliminaE dice una cosa sacrosanta: le parole hanno un peso che spesso nemmeno i pugni hanno...
Ciao!
ricordo.. mi faceva un po' soffrire l'espressione cinematografica resa da Moretti del proprio disagio (forse non solo me ma anche tanti compagni in crisi all'epoca..), che poi non era solo politico ma anche di valori umani..
RispondiEliminaun saluto!
Sì, in effetti la "strana" forma del film è probabilmente dovuta al travaglio vissuto da molti in quel periodo...
RispondiEliminaMa nemmeno adesso si scherza, ed appare per questo un film decisamente attuale.
A presto! Ciao!