martedì 25 marzo 2008

Quando l'amore è magia - Serendipity


Dicembre 1990: Sara (Kate Beckinsale), inglesina in vacanza a Manhattan, e Jonathan (John Cusack) s’incontrano al lussuoso centro commerciale Bloomingdale’s, desiderosi di acquistare un paio di guanti. L’incontro/scontro fa sì che i due si conoscano e si piacciano subito, ma c’è un piccolo problema: entrambi sono già fidanzati. Dopo un gradevolissimo pomeriggio, si salutano. Sara, però, convinta che il Destino abbia sempre l’ultima voce in capitolo, decide di segnare il proprio numero di telefono su un libro che il giorno dopo rivenderà, e costringe Jonathan a segnare il suo su una banconota da cinque dollari. Finiranno per rivedersi?
Peter Chelsom (Shall We Dance) dirige una commedia romantica piacevolmente prevedibile e priva di prolissità: dura quello che deve durare, diverte senza essere volgare, accarezza l’occhio con le immagini di una New York natalizia da cartolina. Gli interpreti sono carini e affiatati, le musiche accattivanti. Consigliatissimo a chi crede nel detto “Amor omnia vincit”.
Serendipità, termine coniato da H. Walpole, significa “incidente fortunato” ed è anche il nome di un (vero) locale che appare nel film. Una curiosità: le Torri Gemelle sono state cancellate digitalmente da alcune riprese, visto che la pellicola fu fatta uscire poco dopo il loro crollo.

CRITICA: **1/2

VISIONE CONSIGLIATA: T

20 commenti:

  1. Decisamente evitabile secondo me...comunque non si sa mai, magari potrebbe piacermi, ma ne dubito fortemente.

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  2. "De gustibus..." :P



    Comunque, per come la vedo io, di romanticismo (non quello letterario, ovviamente) ce n'è sempre di meno in questo mondo...



    ...che almeno il cinema "protegga" quello che ne rimane!



    Se nemmeno il cinema riesce più a far sognare, allora...



    Bye.

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  3. L'ho visto questo film... anzi l'ho visto due volte :)

    E' di quel genere commedia brillante-romantica cvhe mi piace tanto. Forse non è all'alteza di "Harry di preesneto Sally", ma è molto carino, scorrevole, tenero. E - giustamente - fa sognare :)

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  4. Grazie Happysummer :)



    Per fortuna c'è ancora chi la pensa come me.



    "Alla difesa dei sentimenti"!



    Ciao!

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  5. Quanti ricordi... quando il cinema era per me ancora galeotto... la Beckinsale rimane sempre una splendida topina!!!

    :)

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  6. è il tipo di film che evito, però Cusack è Cusack...

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  7. Ognuno/a ha, giustamente, le sue preferenze ;)



    Grazie per essere passati! Ciao!

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  8. VATTI A VEDERE SUBITO PALLOTTOLE SU BROADWAY!!!

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  9. OK, consiglio accettato... ma non si urla in questo blog :P

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  10. Piccola precisazione: i film non vanno evitati, non si può giudicare un film senza prima vederlo.

    Mi rattrista osservare questa mania di considerare solo determinate pellicole e determinati registi. Lo trovo un sacco snob ed é nauseante.

    Riguardo il film: é un'onesta commedia romantica, certo nulla di eccelso, ma é costruita bene, con personaggi azzeccati, buoni incastri e belle battute.

    Ad alcuni non potrà piacere, perché forse troppo leggero e con un finale un pò scontato. Ma credo che a molti, magari quelli che vanno al cinema anche solo per passare un paio d'ore o tenere stretta la fidanzata, siano usciti felici dalla proiezione, magari con un sacco di nuovi pensieri

    Pensieri che magari avranno la durata di una sera e basta, ma chi se ne importa. Se un film riesce a fare stare bene, vuol dire che ha svolto bene il suo compito.

    Continuerò a ripetere: il cinema é arte, ma allo stesso tempo svago. Deve farci pensare, ma anche sorridere.



    Byez

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  11. Grazie McQueen: questo tuo commento è di grande onestà intellettuale.



    E fa ricordare che il cinema "è il mondo intero" :)



    In esso c'è spazio per l'Arte, ma non solo...



    A presto!

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  12. oddio, l'avevo visto al cinema e mi aveva disgustato... Ma allora ero semmai digustatamente snob...

    Gli darò una seconda possibilità!

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  13. Cavolo, non credevo che un così "piccolo" film potesse provocare tali reazioni! ;)



    Una seconda opportunità, a distanza di tempo, forse farà in modo che esso appaia diverso ai tuoi occhi...



    Bye!

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  14. Una commedia con lieto fine dalla storia prevedibile ma comunque bene organizzata. Una gradevole cartolina.

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  15. Senza dubbio!



    E' uno di quei film confortanti proprio perché scontati, ma almeno ben confezionati...



    Insomma, gradevolmente ruffiano al punto giusto! ;)



    Ciao!

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  16. é uno dei miei film preferiti!!!

    Bello ,vorticosamente ritmato...mi piacciono anche gli attori(non i soliti vip dalle tante arie e dalla scarsa intepretazione).

    Una curiosità in più: il termine serendipity è usato anche nel campo scientifico.Infatti quando si cerca un qualcosa ma ci ritrova dinanzi ad altro si parla di serendipity!

    Ogni buon scienziato deve avere la sua buona dose di Serendipità!;-)(e si spera non solo nel campo scientifico!)

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  17. Grande Lucy!



    A quanto pare c'è ancora qualcuno capace di apprezzare qualche film come questo ;)



    La triste verità, che purtroppo mi viene sbattuta quotidianamente in faccia, è che il materialismo è dilagante: ci sono sempre meno ragazze (e persone in generale) romantiche!

    E questa cosa la trovo terribile!



    Credo che diverrò una sorta di difensore del "neo-sentimentalismo post-moderno" o qualcosa del genere...



    E ti ringrazio per l'aneddoto sulla "serendipità" :)



    Buona serendipità (in ogni ambito), allora ;)



    A presto!

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  18. In realtà, serendipity significa: incontrare per caso qualcosa di importante senza che lo si stesse cercando, ed è concetto molto utilizzato nel mondo scientifico. Per esempio, un classico caso di serendipity sarebbe la definizione strutturale a doppia elica del Dna di Watson e Crick, che dividevano la loro stanza con un chimico che studiava le caratteristiche della struttura cristallina, e alcune chiacchierate informali e casuali con lui sull'allotropismo, avrebbero portato a sbloccare i due scienziati fermi ad un punto morto.

    Lo specifico perché in realtà mi pare che il concetto di serendipity, che fra l'altro caratterizza, per esempio, la maggior parte delle ricerche in Rete o della semplice consultazione di un dizionario o di una enciclopedia, come immagino avrà sperimentato chiunque, è così affascinante che, oltre ad avere meritato la pubblicazione di saggi ad esso dedicati, merita di essere conosciuto esattamente, e così credo aiuti anche a comprendere il senso del film: a volte, nella vita non sto cercando qualcosa, come un nuovo amore, anche perché magari sono soddisfattissimo del mio, ma accade un evento imprevisto, e la mia prospettiva delle cose cambia.

    Resta solo un dubbio, lecito: a parte il numero di incontri o eventi "serendipitosi" che non avremo saputo riconoscere nella nostra vita - perché bisogna anche essere aperti mentalmente agli stimoli dall'esterno e saperlo riconoscere, quel “qualcosa” quando lo si incontra - in realtà mi chiedo: non può accadere che il rapporto causa-effetto che siamo abituati ad attribuire alla serendipity, sia rovesciabile? Ovvero, magari i nostri non si incontravano e continuavano sereni le loro vite, ugualmente felici...

    In realtà il film sfrutta, come prima di lui C’è posta per te rispetto agli incontri e alle relazioni che si possono intrecciare su internet, la fortuna di un termine che, come giustamente dici tu, fu coniato da Walpole, e quindi ha più di qualche annetto di storia linguistica sulle spalle, ma conobbe una nuova fortuna e diffusione con Internet, tanto che molti lo scambiarono per una delle tante espressioni gergali americane create espressamente per questo mezzo.

    Ciao.

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  19. Volevo aggiungere che sono perfettamente d'accordo con l'amico Steve. Ci sono film che evito, perché so che certi generi non mi interessano e credo nella libertà di scegliere, ma parlo male solo di quel che ho visto e circa il quale ho avuto modo di formarmi la mia opinione. E questo non solo per i film o per i libri: anzi, direi che quanto più una cosa mi appare criticabile, tanto più cerco di conoscerla per poterla valutare a ragion veduta.

    Quanto al fatto che si possa avere una giornata da Bergman e una da Mel Brooks, per capirci, (e ognuno avrà i suoi equivalenti) credo sia un sacrosanto diritto.

    Si dovrebbero estendere anche ai film le dieci regole del lettore di Pennnac che andavano tanto di moda un po' di tempo fa... e abbandonare tanti snobismi intellettualoidi dietro ai quali, spesso, non c'è nulla.

    Byez

    ;-)

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  20. Sono onorato di ricevere un commento così lungo e stimolante...



    Ci sarebbe davvero da parlare molto sul concetto di "serendipità" (scientifica e no): è un discorso assai affascinante, e molto interessanti sono i relativi esempi.



    Però dubito sul fatto che due persone single e poi felici insieme grazie ad un caso di serendipità, avrebbero continuato a vivere altrettanto felici da sole: chiaramente non mi sto riferendo al film, in cui la situazione di partenza vede i protagonisti già fidanzati (ma non tra di loro).



    Circa il discorso sui gusti e le "disposizioni" cinematografiche, molto dipende da come ci si sente in un certo periodo, dalla propria cultura e addirittura dalla propria "visione del mondo" :)



    Ciao grazie mille per la visita!



    A presto!

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