In un prossimo futuro (che sembra
il presente), quasi tutta l’umanità è stata trasformata in zombi (o meglio morti viventi), da un virus del sangue.
Pochissimi e pazienti scienziati, capeggiati dal genialoide Dr. Lang (chiamato
dispregiativamente “Frankenstein”), condividono un’estesa rete di bunker-laboratori
sotterranei con un gruppetto di soldati dal grilletto facile. I tentativi degli
scienziati di rendere gli zombi meno aggressivi ed “addomesticabili” saranno
stroncati dall’idiozia dei militari. Finale quasi totalmente catastrofico.
Il terzo capitolo della saga dei
morti viventi, del mitico George Andrew Romero, è un horror fantascientifico iperdialogato
(e ricco di turpiloquio), disteso, incorniciato da una sequenza iniziale memorabile
(citata in Resident Evil) e da un
sottofinale che è stato definito “il punto di non ritorno della poetica del gore e dello splatter”, con un’orgia truculenta di effetti straordinari (anche
a base di animatronics) a cura di Tom
Savini. Attualmente film cult, passato
negli USA quasi inosservato, perché a rischio di censura totale, è stato
inizialmente bastonato dalla critica (anche italiana) perché troppo sanguinoso
e statico. Ma la colpa non è di Romero, bensì della tirchia casa di produzione
che gli fornì poca pellicola e lo costrinse a non girare alcune scene d’azione
presenti nella sceneggiatura. Forse proprio in virtù di tale “poverismo” il
risultato è ancor più inquietante. Inoltre il tutto è - come sempre nel cinema
romeriano - al servizio di un messaggio politico-morale, enunciato da uno dei
personaggi: “tutto quello che stiamo vivendo è una punizione che Dio ci ha
inflitto, perché ci eravamo dimenticati di Lui, ci credevamo i padroni del
mondo”.
Fotografia coloratissima del fido
Michael Gornick (Zombi) e musiche
tipicamente anni ’80 di John Harrison.
CRITICA: ***
Sono terrorizzata!!!!
RispondiEliminaBuona domenica, Giovanni.
RispondiEliminaIeri sera ho rivisto Shining con Nickolson. Un capolavoro, anche se un po' sconclusionato. Sei d'accordo?
grandissimo film...e attendiamo con ansia il quinto capitolo!^^
RispondiEliminaX Cinedelia: un film cult che ancora oggi molti devono scoprire...
RispondiEliminaChiaramente attendo anch'io con attenzione "Diary Of The Dead", che Romero, a quanto pare, sta girando in totale libertà creativa ;)
A presto!
Ottimo film.
RispondiEliminaMomenti di puro divertimento, messaggio fortemente antimilitarista. Effetti splatter di un Savini (già spalleggiato da Berger e Nicotero) al top.
Da vedere assolutamente.
Anche io chiaramente aspetto Diary of the dead impaziente.
Alla prossima.
Roberto